Business process outsourcing

Dalle competenze in outsourcing ai servizi in outsourcing: quante responsabilità sei disposto a delegare?

Dalle competenze in outsourcing ai servizi in outsourcing: quante responsabilità sei disposto a delegare?

Oggi è indispensabile digitalizzare almeno in parte i processi gestionali e produttivi, ma non tutte le aziende possiedono le competenze interne necessarie. Scegliere di esternalizzare è spesso la scelta migliore quando si vogliono sviluppare progetti circoscritti nel tempo, ma delegare le responsabilità non è mai una scelta semplice. Vediamo quali sono le possibilità per un’azienda che voglia avviare la propria trasformazione digitale.

‍Quando e quanto delegare?

Ogni azienda, per funzionare al meglio, deve necessariamente concentrarsi sulle attività che costituiscono il suo core business. Si tratta di processi che non è possibile delegare all’esterno, perché hanno un’importanza strategica, con un impatto importante sulle prestazioni operative. L’azienda deve quindi occuparsene internamente: se le competenze che cerca servono per gestire questo tipo di attività, magari perché l’azienda lavora proprio nel settore ICT, la scelta più sensata è assumere una o più persone. 

Se invece l’azienda che vuole sviluppare un determinato progetto digitale non appartiene al settore ICT, la soluzione migliore è rivolgersi a competenze esterne specializzate, delegando le responsabilità necessarie a gestire soltanto il progettoche l’azienda intende avviare.

È probabile che un’azienda che non si occupa di informatica non conosca a fondo i passaggi necessari per sviluppare un progetto digitale. Prima ancora di avviare il progetto, infatti, è importante portare a termine un’analisi strategica e definire gli obiettivi da perseguire. In questo caso, se si hanno le competenze interne adatte se ne occuperà il top management dell’azienda stessa, ma è possibile anche rivolgersi a un’azienda che propone consulenze di business strategy.

A questo punto bisognerà mappare i processi aziendali per individuare quelli che è opportuno digitalizzare o innovare, facendo un bilancio dei costi e dei benefici: anche in questo caso è possibile farlo internamente se si hanno le competenze necessarie; in alternativa si può delegare il compito a un’azienda di consulenza nel settore business strategy o ICT, come Hermes.

‍Assessment tecnologico

Una volta che abbiamo chiari questi punti, è il momento di effettuare un assessment tecnologico: si tratta della valutazione dell’architettura informatica e degli strumenti già presenti in azienda, con l’obiettivo di definire le soluzioni da adottare. Se l’azienda non possiede un team o un responsabile IT, anche questo è un servizio che va delegato a un’azienda di consulenza ICT o a un system integrator.

Grazie all’assessment tecnologico, possiamo scoprire se la soluzione ideale da adottare esiste già sul mercato: in questo caso ci si può rivolgere alla software house che l’ha immessa sul mercato, ma è sempre utile affidarsi a un partner tecnologico che possa integrare in azienda questa soluzione già pronta occupandosi dell’interfacciamento con gli altri software presenti, in modo che tutto funzioni correttamente e senza intoppi.

In alternativa, si può scegliere di rivolgersi direttamente alla software house che fornisce la soluzione pronta, ma il rischio è che proponga una soluzione “da scaffale”, poco adattabile, e trascuri altre soluzioni magari più vantaggiose o più compatibili con le specifiche necessità dell’azienda. Inoltre, senza l’aiuto di un consulente potrebbe risultare complicato implementare la soluzione senza dipendere costantemente dalla software house per qualsiasi modifica o aggiornamento.

Nel caso in cui sul mercato non esista una soluzione già pronta che soddisfi appieno le esigenze dell’azienda, bisogna svilupparne o configurarne una ad hoc. In questo caso un’azienda di consulenza ICT, avendo già seguito numerosi progetti di digitalizzazione, rappresenta unpartner tecnologico esperto e affidabile. Abbiamo due possibilità: sviluppare la soluzione in casa con competenze in outsourcing oppure sviluppare la soluzione completamente in outsourcing.

‍Competenze in outsourcing

Esistono diverse alternative all’assunzione diretta di personale, ma spesso la scelta più efficace è rivolgersi a competenze in outsourcing, già formate e specializzate, che garantiscono flessibilità e qualità del prodotto finale.

Si tratta di una soluzione che è possibile adottare se all’interno dell’azienda è già presente una struttura preposta alla gestione dei progetti di digitalizzazione, ossia un team in grado di valutare l’andamento del progetto. L’azienda delega la responsabilità di sviluppare materialmente il progetto, ma ne mantiene il controllo e il coordinamento, ottenendo anche un feedback più rapido sullo sviluppo del progetto e di conseguenza la possibilità di effettuare in corso d’opera tutte le modifiche desiderate.

Affiancare talenti in outsourcing al proprio team interno ha quindi numerosi vantaggi, primo fra tutti l’accesso a un ampio ventaglio di competenze specifiche, che permette di selezionare quelle più adatte al singolo progetto.

I talenti in outsourcing, inoltre, forniranno al team aziendale le competenze sia tecniche sia metodologiche necessarie per eventuali aggiornamenti futuri del progetto, o per sviluppare altri progetti simili, rendendolo via via autonomo.

Hermes declina in diverse modalità la possibilità di rivolgersi a competenze in outsourcing. Con il servizio Wings, mettiamo i nostri talenti digitali al servizio delle aziende per supportare la loro trasformazione digitale. Two, invece, è l’ideale per chi deve creare progetti più complessi, che coinvolgono più settori di competenza: in questo caso è un intero team di talenti già formati e affiatati a supportare il team interno dell’azienda. Il servizio Fly, infine, è dedicato alle aziende che non possiedono un team IT interno e hanno bisogno di delegare completamente lo sviluppo dei propri progetti digitali: si tratta dei cosiddetti servizi in outsourcing.

‍Servizi in outsourcing

Nel caso in cui l’azienda non possieda un team interno dedicato al settore IT, è possibile richiedereuna consulenza che analizzi a fondo le necessità dell’azienda e presenti una soluzione digitale completa, flessibile e pronta a essere implementata

Anche in questo caso, il primo passaggio consiste nell’individuare gli obiettivi di business che l’azienda vuole perseguire, per poi effettuare un assessment tecnologico. Soprattutto nelle piccole imprese, è raro che l’imprenditore abbia ben chiari i suoi obiettivi digitali. Ecco che entra in gioco un servizio come Fly di Hermes, per fornire all’azienda i mezzi per comprendere quali processi è opportuno digitalizzare e qual è la strada migliore per raggiungere il traguardo. L’assessment tecnologico è fondamentale per stabilire quali opportunità offerte dal mercato si adattano alle necessità del cliente.

In questo caso l’azienda, non possedendo alcuna competenza digitale, si affida completamente all’azienda di consulenza ICT, delegando ogni aspetto del progetto. È quindi imprescindibile rivolgersi a chi può garantire serietà, esperienza, aggiornamenti costanti in corso d’opera e risultati impeccabili. 

Proprio per questo Hermes crede nel potere dell’empatia e dell’ascolto: solo entrando davvero in connessione con i meccanismi aziendali del cliente è possibile comprendere a fondo i suoi bisogni, i suoi obiettivi e la soluzione ideale per raggiungerli.

In conclusione, la scelta di delegare responsabilità dipende dalle competenze digitali interne all’azienda: se ne è priva, è opportuno che richieda un servizio di consulenza completo, “chiavi in mano”, in grado di andare incontro alle necessità specifiche dell’azienda; se invece è già presente un team interno al quale mancano alcune competenze per sviluppare specifici progetti, ci si può rivolgere a talenti in outsourcing, singoli o in gruppo.

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