Business process outsourcing

Body rental, body leasing, team leasing, staff leasing, IT outsourcing… Facciamo chiarezza!

Quando un’azienda non possiede le competenze necessarie per sviluppare internamente progetti IT specifici o circoscritti nel tempo, può rivolgersi a competenze esterne. Le modalità per farlo però sono varie e presentano differenze sostanziali.

Body leasing e body rental

Body leasing e body rental sono termini sostanzialmente equivalenti e implicano che un’agenzia per il lavoro “affitti” una risorsa a un’azienda committente. Sebbene formalmente il termine rental indichi per lo più un periodo di tempo breve, mentre leasing fa riferimento a periodi più lunghi, si tratta sempre di lassi di tempo prestabiliti e circoscritti. Parliamo in particolare della prestazione di lavori non manuali, come nel caso del settore ICT.

Fra l’agenzia per il lavoro e la risorsa può esserci un contratto di collaborazione a progetto o tramite partita IVA, mentre l’azienda committente potrà impiegare la risorsa con un semplice contratto di commissione relativo a un servizio informatico. L’azienda non ha quindi vincoli contrattuali stretti o a lungo termine con la risorsa di cui si avvale.

Legalmente, solo le agenzie per il lavoro autorizzate dal ministero possono svolgere questo tipo di intermediazione, con l’obiettivo di garantire alla risorsa una serie di tutele.

Si tratta di una forma di collaborazione utilizzata quando un’azienda ha bisogno di una figura con competenze specifiche solo per un singolo progetto o per un periodo di tempo molto limitato.

‍Team leasing

Se un’azienda deve sviluppare un progetto più complesso, per il quale servono svariate competenze che non possiede al suo interno, ma sempre per un periodo di tempo limitato, può avere bisogno di più di una risorsa: in questo caso si parla di team leasing. Anziché un solo lavoratore, è un gruppo di persone a prestare i propri servizi in azienda fino al termine del progetto.

Anche in questo caso, il team rimane legato all’agenzia intermediatrice, che si occupa degli aspetti legali e amministrativi.

A seconda delle necessità del cliente, è possibile creare sul momento un team su misura, composto dalle figure necessarie per portare a termine il progetto, oppure avvalersi di un team già formato, composto da specialisti di varie aree. Idealmente, i membri del team dovrebbero conoscersi e aver già lavorato insieme, in modo che la loro collaborazione sia già rodata. Poiché diversi progetti richiedono diverse competenze, però, non sempre è possibile trovare team già affiatati con le competenze necessarie, anche perché spesso le agenzie per il lavoro non sono specializzate nel settore ICT.

Come nel caso del body leasing/body rental, le risorse si inseriranno fisicamente nell’azienda, lavorando al progetto ed eventualmente affiancando un team già presente all’interno per il tempo necessario.

‍Staff leasing

Lo staff leasing è anche chiamato employee leasing o somministrazione a tempo indeterminato: parliamo sempre della cessione di manodopera a un’azienda committente da parte di un’agenzia del lavoro, come nel caso del body leasing, ma in questo caso la risorsa ha un contratto a tempo indeterminato con l’agenzia del lavoro.

Resta quindi il vantaggio della flessibilità per l’azienda utilizzatrice, ma il lavoratore ha una maggiore garanzia di stabilità contrattuale. La risorsa viene “ceduta” al committente per un periodo di tempo medio-lungo o per portare a termine un determinato progetto, ma vi sono anche casi in cui l’azienda decide di avvalersi della risorsa a tempo indeterminato.

I costi di formazione e la responsabilità del lavoratore sono però sempre a carico dell’agenzia per il lavoro, quindi l’azienda utilizzatrice può disporre di competenze già qualificate, risparmiando anche sui costi di amministrazione. Si tratta di un modello di lavoro utile per far fronte a picchi di lavoro inaspettati.

Nei periodi in cui il lavoratore non viene inviato a lavorare in azienda, l’agenzia per il lavoro gli corrisponde comunque un’indennità mensile di disponibilità, il cui importo è definito dal contratto collettivo nazionale di lavoro. Gode inoltre di tutte le tutele sanitarie e di maternità, ma non essendo assunto dall’azienda presso cui lavora non ha gli stessi diritti sindacali e lo stesso potere decisionale dei suoi colleghi.

‍IT outsourcing

Oggi l’outsourcing è un servizio sempre più richiesto, soprattutto nel settore IT, poiché garantisce svariati vantaggi alle aziende che se ne avvalgono. Per definizione, consiste nell’utilizzo di risorse esterne per gestire progetti IT all’interno dell’azienda. Se un’azienda non dispone delle competenze necessarie, infatti, può affidare la gestione dei processi IT a un’azienda partner che si occupa di formare le risorse, assumendosene la responsabilità legale e garantendo il compimento dell’opera.

Grazie all’outsourcing è possibile esternalizzare singoli progetti o l’intera infrastruttura IT, facendoli gestire da professionisti specializzati. Si tratta di una soluzione economicamente vantaggiosa per l’azienda, che avrà la possibilità di avvalersi di personale già formato, eliminando i costi operativi, di ricerca e formazione, senza assumerlo direttamente ma mantenendo il controllo sul progetto.

In questo modo, l’azienda potrà concentrarsi sul suo core business, focalizzando l’attenzione sulla crescita e lo sviluppo dell’azienda per renderla più competitiva, evitando di impiegare tempo e risorse per attività accessorie come lo sviluppo di progetti digitali.

Un esperto del settore IT metterà quindi le sue competenze a disposizione del committente svolgendo un servizio senza però essere un dipendente dell’azienda. Lavorando fisicamente all’interno dell’azienda, andrà a completare il reparto informatico già esistente per il tempo necessario a portare a termine il progetto. 

In questo senso, l’outsourcing funziona anche come formazione per il team interno, che lavorando fianco a fianco con i talenti esterni apprenderà metodologie di lavoro (per esempio quella Agile), informazioni e competenze che potrà applicare ai progetti futuri, facendo risparmiare all’azienda i costi per una formazione specifica.

L’outsourcing assicura la qualità del servizio fornito, poiché le risorse esterne possiedono skill diversificate che spesso i dipendenti dell’azienda non hanno. Affidandosi a competenze specializzate nel settore IT, inoltre, si ha sempre la garanzia di accedere alle tecnologie più all’avanguardia, trattandosi di un ambiente in perenne evoluzione.

Un altro vantaggio dell’outsourcing è la flessibilità: le risorse esterne possono adattare facilmente le proprie competenze alle necessità specifiche che il cliente ha in quel momento, lavorando in sinergia con i bisogni e i dipendenti dell’azienda.

Le competenze in outsourcing, se formate da un partner IT serio e affidabile, sono inoltre in grado di guidare l’azienda nella scelta della soluzione migliore per il suo business, poiché lavorano con molteplici clienti e hanno maturato esperienza in diversi campi. 

I talenti di Hermes sono completamente a disposizione delle necessità del cliente: prima di mettersi al lavoro effettuano un assessment tecnologico per comprendere a fondo i meccanismi dell’azienda e consigliare i processi più adatti e funzionali per il singolo cliente.

Per un approfondimento sul tema, leggi anche: Outsourcing HR per le aziende: un ruolo cruciale tra innovazione, efficienza e alternative strategiche.


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