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Alla scoperta del nostro “anti-ufficio”, il quartier generale a disposizione del team di Hermes

“Anti-ufficio” è il modo affettuoso in cui viene chiamata la base operativa di Hermes. Un luogo accogliente, comodo e funzionale, come dovrebbero essere tutti gli uffici moderni.

Il segreto per il successo del nostro team è riuscire a godere della flessibilità dello smart working, senza compromettere la produttività, per dare valore ai momenti trascorsi insieme.

Se negli ultimi articoli abbiamo parlato di come sfruttare correttamente le possibilità dello smart working, oggi è il momento di passare dalla teoria alla pratica, mostrando cosa avviene effettivamente all’interno di Hermes.

La nostra azienda ha abbracciato in toto la cultura del lavoro agile e quindi abbiamo il dovere di dare il buon esempio a partire proprio dal modo in cui impostiamo il lavoro internamente ogni giorno.

Il cuore pulsante di Hermes è il nostro HUB55, che affettuosamente chiamiamo anche anti-ufficio, perché di fatto possiamo considerarlo più un luogo di aggregazione e condivisione, che il classico luogo di lavoro.

Nell’immaginario collettivo infatti, il termine “ufficio” evoca immagini negative.

Le prime cose che potrebbero venire in mente in automatico sono la sveglia all’alba con qualsiasi condizione meteorologico per riuscire a prendere i mezzi per arrivare in tempo, oppure le ore imbottigliati nel traffico e alla disperata ricerca di un parcheggio.

Per non parlare del senso di rifiuto che spesso assale le persone che si ritrovano a condividere lo spazio vitale per mesi o anni, con collaboratori che se potessi manderesti in una sede distaccata a Bangkok.

Insomma molti saranno d’accordo col fatto che l’idea di andare in ufficio 5 giorni a settimana, per 30 anni o giù di lì, non è proprio quello a cui si pensa quando ci si mette a pensare al lavoro dei propri sogni.

Certo poi ci sono gli abitudinari a cui piace stare nella comfort zone, ma possiamo affermare con certezza che sono una sparuta minoranza.

Per questo motivo, consapevoli di quanto possa essere pesante avere l’obbligo di recarsi in ufficio anche quando se ne potrebbe fare a meno (e coerentemente con la nostra filosofia “agile”), abbiamo deciso di rinominare il nostro HUB55 con questo nomignolo quasi affettuoso.

La flessibilità totale permette ad ogni risorsa di lavorare meglio. Come e dove vuole, senza vincoli.

Il motivo è che per tutti i membri del team di Hermes non c’è alcun obbligo di presenza fisica e quindi la presenza in sede è qualcosa di saltuario e casuale, legato soprattutto a riunioni importanti e incontri con clienti e/o fornitori.

Quando c’è da chiudere un accordo o fare il punto su qualcosa di importante, se è possibile è sempre meglio una bella stretta di mano guardandosi negli occhi rispetto al frigido schermo del PC, ma questo rappresenta l’eccezione e non la regola.

In questo modo le occasioni di contatto dal vivo tra i collaboratori sono momenti pieni di energia, si percepisce anche il piacere di rivedersi di persona dopo settimane o magari mesi di contatti digitali e questo pare essere un grande boost per la produttività

I meeting in persona vengono schedulati con largo anticipo per dare a tutti il tempo di organizzarsi e l’agenda è fitta, perché così si riesce a spingere sull’acceleratore e mettere a frutto ogni minuto, magari andando a risolvere più questioni di progetti diversi, in un’unica giornata.

In realtà il nostro HUB55 è una vera bomboniera accogliente che cerca di fornire tutto il comfort possibile a chi viene in azienda e quindi pur ammettendo che la flessibilità è una manna dal cielo, lavorare in ufficio non è poi tanto male.

C’è infatti chi, in maniera del tutto discrezionale, preferisce stare in ufficio anche 5 giorni a settimana perché magari a casa non trova la concentrazione o motivazione necessaria.

L’importante è che ognuno si senta libero di sfruttare la propria flessibilità come meglio crede, a patto di essere in grado di portare a termine le task nei modi e tempi previsti.

Solitamente il team direttivo si riunisce nella sala conferenze dell’anti-ufficio 1 volta a settimana per fare il punto della situazione e dobbiamo ammettere che a volte un po’ manca il contatto fisico, perché quando andare in ufficio non è un obbligo, cambia il modo in cui si guarda alla classica routine.

Hermes55 è il messaggero della tecnologia e per essere davvero efficaci non potevamo non essere i primi ad abbracciare un modello di lavoro flessibile e focalizzato sui risultati, più che sulla formalità.

Chi ha fatto lavoro d’ufficio sa bene che quando arriva l’ora “X” stanno tutti in fibrillazione per la timbratura d’uscita, rigorosamente con 5 minuti di ritardo per non dare nell’occhio.

Non è questo quello a cui aspiriamo e non è questo ciò che cerchiamo nei talenti che collaborano con noi e con i nostri clienti.

Invece di preoccuparsi di timbrare il cartellino per registrare le 8 ore giornaliere, è molto meglio magari lavorare anche qualcosina in meno, ma non la giusta motivazione, senza stress e puntando all’obiettivo finale in maniera coordinata.

Ogni team è composto di varie risorse e invece che stare dietro ad ognuno di essi, ci preoccupiamo solo di seguire il progetto e raggiungere le milestone che ci fissiamo di volta in volta.

L’anti-ufficio non è altro che la rappresentazione fisica del nostro approccio basato sul confronto, la flessibilità, la condivisione e l’agilità, intesa proprio come capacità di fare le cose bene e nel modo più semplice ed efficace possibile.

Insomma se ti trovi a Firenze e vuoi visitare il nostro HUB55, passa pure a Via Panciatichi 55, però ti conviene prendere appuntamento, perché in virtù di quanto abbiamo detto finora potresti beccare la giornata in cui non ci sono appuntamenti ufficiali ed il team è operativo in modalità full smart.

Quello che cerchiamo di comunicare all’esterno, come messaggeri della tecnologia, è una filosofia aziendale che sia davvero flessibile e result oriented, per portare crescita ai partner, ma in maniera sostenibile e sana.

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